Guida alla città
Santarcangelo di Romagna è un centro medioevale che vanta origini antichissime. Sicuramente molto deve alla sua posizione geografica, facilmente raggiungibile da ogni direzione, alle sue fiere, che da tempo immemorabile vedono confluire in città migliaia di persone, ai suoi monumenti: l’Arco Ganganelli, eretto in onore del concittadino Papa Clemente XIV, con l’omonima piazza, l’imponente Rocca Malatestiana, la Chiesa Collegiata, la Torre Campanaria, l’antico Mangano, le antiche porte cittadine (Cervese e del Campanone Vecchio), i suoi musei e le misteriose Grotte Tufacee. Un vero e proprio labirinto sotto tutto il centro storico.
Le fiere di San Michele a settembre e di San Martino a novembre sono ancora oggi le più importanti a livello regionale.
Alle fiere storiche si aggiungono le più recenti: Balconi Fioriti a maggio, evento dedicato al mondo della natura, Calici Santarcangelo ad agosto, con le giornate dedicate alla valorizzazione del vino, la Casa del Tempo, appuntamento mensile col mercatino dell’antiquariato, Not Film Fest a fine agosto, il festival del cinema indipendente, Cantiere poetico ai primi di settembre, iniziativa tesa ad approfondire e a rinnovare le relazioni fra la comunità di Santarcangelo e la sua identità poetica
L’appuntamento culturale più importante dell’anno è il Festival Internazionale del Teatro in Piazza che si svolge a luglio, dedicato alla scena contemporanea.
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Luoghi di interesse
Arco Ganganelli (1)
Quando nel 1769 il concittadino cardinale Lorenzo Ganganelli fu eletto papa, le autorità locali pensarono di dover celebrare l’evento. La Curia Romana, per mezzo del Cardinal Legato suo rappresentante, fece capire ai santarcangiolesi che l’occasione meritava una realizzazione significativa. Si pensò di affidare l’incarico all’imolese Cosimo Morelli, architetto “ufficiale” della S. Sede, che propose la costruzione di un arco trionfale situato a fianco dell’omonima piazza Ganganelli sul tracciato dell’allora via Emilia.
I lavori terminarono nel 1777.
Santarcangelo sotterranea (2)
Il caratteristico borgo medievale di Santarcangelo sorge su una vera e propria città sotterranea, un mondo nascosto e misterioso fatto di cunicoli, pozzi, gallerie ed imponenti sale circolari: centocinquanta grotte situate nella parte orientale del colle Giove.
Per visite e info Ufficio IAT 0541624270
Porta Cervese (3)
Porta Cervese rappresenta uno dei quattro accessi, l’unico ancora intatto, al borgo medioevale appartenente alla seconda cinta muraria, iniziata da Carlo Malatesta alla fine del XIV sec. e fortificata dal nipote Sigismondo Pandolfo nel 1447. Per visite e info Ufficio IAT 0541624270
Chiesa Collegiata (4)
La costruzione iniziò nel 1744 e terminò dodici anni dopo.
Nel 1779 per rendere più suggestive le funzioni religiose, venne ordinato al veneziano Gaetano Callido, il più prestigioso “organaro” dell’epoca, la costruzione dello splendido organo, ancor oggi magnificamente funzionante.
La Collegiata ospita l’opera di Guido Cagnacci, “San Giuseppe, S. Eligio e Gesù Bambino”, che fu richiesta al pittore santarcangiolese dalla Confraternita dei falegnami e dei fabbri ed infatti raffigura i santi protettori dei due mestieri.
L’opera è firmata e datata anno 1635 ed è la prima che con certezza si può attribuire al Cagnacci. Al suo interno è conservato anche il crocifisso della scuola giottesca riminese del ‘300 proveniente dall’antica Pieve.
In fondo alla chiesa, sul lato sinistro, una cappella allestita nel 1821 ospita le reliquie del Beato Simone Balacchi.
Rocca Malatestiana (5)
Piazzetta delle Monache (6)
Torre campanaria (7)
Oggi la torre campanaria alta 25 metri, situata in Piazzetta Galassi è il così detto Campanone eretto nel 1893 in sostituzione dell’antica torre, abbattuta perché fatiscente. E’ in stile neogotico, predominante alla fine dell’800; caratterizza il profilo del paese ed insieme all’arco Ganganelli rappresenta il simbolo della città.
Celletta Zampeschi (8)
Costruita per volere di Antonello di Brunoro Zampeschi, per propria devozione privata durante i quattro anni di governo della città.
Danneggiata dall’ultima guerra mondiale, è rimasta intatta solo la facciata a capanna. Oggi è sede della locale “Società Operaia di Mutuo Soccorso” custode di importanti fondi archivistici dell’Italia risorgimentale.
Sferisterio (9)
In alto sulla sinistra sono ancora visibili le finestre delle celle delle antiche prigioni mandamentali.
Pescheria (10)
La pescheria comunale venne inaugurata nel 1834 e da allora ha sempre svolto il suo ruolo nella sede originale. L’edificio conserva ancora i cancelli in ferro battuto e i banchi di pietra di S. Marino.
Stamperia Marchi (11)
Portici Torlonia (12)
La Pieve (13)
Convento Cappuccini (14)
Il convento dei Cappuccini (1654 – 1661 ), rioccupato nel 1852 a seguito della soppressione per ordine del governo napoleonico, si trova sul Colle Giove (Mons Jovis), il colle sul quale la leggenda dice sia nato il Sangiovese. Suggestiva la terrazza che offre una spettacolare vista che si estende dal centro storico al mare. Nelle vicinanze l’accesso all’omonimo parco naturalistico cittadino.
MUSEI
Nel mondo di Tonino Guerra (15)
Il Museo si trova all’interno dell’ex Monte di Pietà costruito intorno al 1630 e accoglie le opere del maestro. In esposizione oltre 60 realizzazioni tra quadri, sculture, ceramiche, arazzi e tele stampate, a testimoniare la sua ricca e feconda attività. Il Museo è attualmente chiuso.
MUSAS - Museo Storico Archeologico (16)
Il percorso museale parte dall’archeologia, e arriva fino all’ottocento. Al suo interno spiccano il polittico di lacobello di Bonomo (1385) e preziose suppellettili sacre appartenute al concittadino papa Clemente XIV.
MET- Museo degli usi e Costumi della Gente di Romagna (17)
Museo del Bottone (18)
Propone un’ampia esposizione di bottoni attraverso i quali si raccontano quattro secoli di storia, dal seicento ai giorni nostri.